I VINI DEI COLLI EUGANEI E I ALTRI PRODOTTI TIPICI

I Colli Euganei sono un vero tesoro della natura che si staglia inaspettato nel cuore della pianura veneta. I loro imponenti volumi conici, la cui geometria quasi perfetta è il risultato di fenomeni vulcanici risalenti a oltre 40 milioni di anni fa, rendono questo luogo una destinazione unica al mondo.

Ma non è solo la bellezza paesaggistica a caratterizzare questo territorio: la sua ricchezza culturale e naturalistica sono altrettanto sorprendenti. Tra i paesaggi di natura incontaminata e i borghi storici pittoreschi, ci sono molti itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta che si snodano attraverso il parco.

Ma ciò che rende ancora più stimolante e appagante una visita ai Colli Euganei, sono i prodotti enogastronomici locali. 

 

Cosa si produce nei Colli Euganei?

In questo territorio collinare di origine vulcanica si coltivano sia vitigni a bacca bianca che a bacca rossa e ancora prima della vite pare si sia radicata in epoca pre-romana la pianta dell’olivo.

Si produce infatti Olio di Oliva di colore verde oro, esclusivamente nella versione extra vergine ottenuto con spremitura a freddo. L’olivo risiede in questa zona dall’epoca pre-romana quindi ben prima dell’insediamento della vite.

Convivono da secoli quattro coltivazioni autoctone: Rasara, Marzemina, Rondella e Matosso, ognuna delle quali produce olive e oli di differenti qualità. La sua delicatezza organolettica lo ha fatto entrare nella top ten dell’olio extra vergine italiano. Da provare su un crostone di pane leggermente abbrustolito. 

Al tempo dell'imperatore Augusto venne importato anche un altro arbusto, originario della Cina, che all'interno dei Colli Euganei ha trovato terreno fertile per insediarsi, tanto da diventare poi uno dei prodotti tipici della zona. il giuggiolo. È proprio ad Arquà Petrarca che nasce e ancora oggi viene prodotto il famosissimo "brodo di giuggiole", il liquore dolcissimo dato dall'appassimento di questi frutti e dai cui deriva il detto "andare in brodo di giuggiole" (stato di grande godimento).


Ma da bravi Wine Lovers vogliamo parlarti soprattutto di vino...

 

Quali sono i vini dei Colli Euganei?

 

Concentrandoci sui vitigni storicamente più antichi, i Colli Euganei si distinguono per la produzione di tagli bordolese ottenuti dal blend di merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc. Si tratta di uve bordolesi che hanno trovato in questo territorio un perfetto habitat già nel 1800 pronte per dare vita a vini capaci di affacciarsi nel mercato internazionale.

Senza dubbio l’uva a bacca nera più apprezzata è il merlot, che manifesta nel bicchiere sempre tanta morbidezza e note olfattive chiare di marasca e sambuco. La componente erbacea e la ricchezza in tannini e acidità viene invece regalata dal cabernet sauvignon, il secondo grande protagonista del taglio bordolese.

I vini della Denominazione Rosso Colli Euganei Doc possono avere un taglio fresco e succoso nelle loro versioni base oppure caricarsi di grande personalità e longevità nelle versioni riserva. Insomma da una merenda con pane e salame fino al piatto di cacciagione troverai sempre un Rosso Colli Euganei consono.

I Colli Euganei raccolgono anche i frutti del raboso, uva autoctona questa volta, che si diffonde da qui alla bassa padovana dove prende il nome di friularo, clone del raboso piave.

Il friularo è un’uva a bacca nera di grande acidità e trama tannica. E’ interessante sapere che tradizionalmente veniva fatta crescere “maritata” agli olmi o gli aceri campestri. Oggi un assaggio è d’obbligo soprattutto nelle sue versioni più concentrate e strutturate: la vendemmia tardiva e la versione passita dolce o secca. Queste sicuramente sono etichette da meditazione da sorseggiare dopo pasto con della cioccolata. Provare per credere.

I colli Euganei tuttavia non sono solo terre da vini rossi infatti troviamo diversi vitigni a bacca bianca. Soffermiamoci però su quelli locali.

Il moscato giallo è il principe delle uve bianche dei Colli Euganei. Noto come fior d’Arancio, è l’unica Docg dei Colli, prodotto nella versione più conosciuta dolce spumante, ma si ritrova anche nella versione secca o passita dolce: un’esplosione di frutta tropicale e fiori bianchi.

La garganega, normalmente associata all’area di Soave, è anche qui un’uva che affonda le sue radici in un passato lontano. La ritroviamo in tutti gli uvaggi che compongono il Bianco Colli Euganei, vino di grande facilità di beva fresco e fruttato, ottimo per antipasti e primi piatti delicati.

E se non c’è la bolla non siamo soddisfatti. E’ così infatti che chiudiamo il panorama enologico dei Colli Euganei, seppur avendolo vagliato a grandi passi.

 

Esiste un Prosecco dei Colli Euganei?

La risposta è sì. Tuttavia c’è bisogno di precisazioni. L’uva Glera del Prosecco in quest’area si chiama Serprino e da origine ad uno spumante metodo Charmat che non manca mai sulle tavole padovane. In realtà la versione più tradizionale è quella frizzante che sprigiona un perlage più fine, con una sovrapressione mai superiore alle 2,5 atm.

Il Serprino Colli Euganei Doc nasce dalla lavorazione dell’uva Serprina (Glera) ottenuta solo da vigneti Collinari. Si trovano versioni Brut o un po’ più morbide Extra dry.

L’uva serprina non è l’unica uva che viene spumantizzata in autoclave. Da provare il Pinello frizzante che rientra anch’esso tra le tipologie ammesse nella DOC Colli Euganei.

Serprino e Pinello sono ottimi per un brindisi informale a fine giornata lavorativa. D’altra parte questa zona è anche sinonimo di Aperitivo...potrebbe essere un ottimo spunto.

Tra le ultime novità figlie dei Colli Euganei anche un gin, il Gin Fiore, che unisce alle sue botaniche aromatiche anche il Fior d’arancio e riesce ad ottenere il riconoscimento proprio dal Consorzio di tutela con grande vanto. Da provare liscio per un’esperienza gustativa completa.

Insomma nei Colli Euganei c’è tanto da vedere e assaggiare, e qualche buona idea te l’abbiamo data. Buona scoperta!


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