Che vino bere con la Carbonara?
Suà maestà la Carbonara, piatto iconico del Lazio merita ogni attenzione per far sì che il calice che abbiniamo la valorizzi adeguatamente. Quindi che vino bere con la carbonara?
La scelta pìù “sicura” è quella che vede protagonista un vino bianco. Per ottenere il massimo dal piatto, è necessario scegliere un vino con un'acidità adeguata, buona intensità e persistenza, una certa delicatezza e gradazione alcolica. Può andare bene anche dotato di perlage.
Quindi, se scegli una bollicina, ottimo il Franciacorta Satèn.
☛ Franciacorta Satèn Brut - Bersi Serlini
☛ Franciacorta Mon Satèn Brut Millesimato -Villa
Se scegli un vino bianco fermo, puoi prendere in considerazione anche la zona del Collio e dell'Alto Adige. Ma a noi piace sperimentare. Quindi andiamo ad analizzare nel dettaglio il piatto e cerchiamo un abbinamento meno scontato!
Per quanto sia preparato con materie prime povere, la Carbonara ha una forte personalità aromatica e gustativa.
Ragionando sulle caratteristiche di questo piatto l’uovo è uno dei protagonisti e porta con sé una notevole untuosità, quasi una scivolosità che ha bisogno di essere delicatamente asciugata da un timido tannino.
Tannicità lieve viene ritrovata sui rosati, ed ecco che cominciamo a costruire il nostro abbinamento perfetto. Guanciale, uovo e pecorino danno un risultato certo, la grassezza a cui si risponde in modo univoco con “bollicine”.
La grande tendenza dolce del piatto data dalla pasta stessa e dall’uovo necessita di una freschezza gustativa potente quindi via libera ad un vino con durezze bene accentuate.
Il Guanciale e l’immancabile grattugiata di pepe regalano al piatto grande aromaticità, ergo il nostro vino non può essere da meno. Il vino deve essere dotato di adeguata intensità aromatica: cerchiamo un calice che sprigioni generosi profumi.
Mettiamo insieme quindi il nostro puzzle enoico e …diamo il benvenuto ad uno spumante rosè metodo classico che sarà il compagno perfetto per la nostra amata Carbonara.
Qualche spunto? Ecco le nostre scelte!
Se ti piace spaziare, nel senso enografico del termine, ti consigliamo:
☛ Franciacorta Rosè Biologico - Le Vedute. Da uve Pinot Nero coltivate in vigneti a regime biologico. Vendemmia manuale e 26 mesi di sosta sui lieviti per una bollicina color pesco veramente croccante.
☛ Franciacorta "Bokè" Rosè Brut - Villa. Delicato bouquet di profumi floreali e bollicine vellutate. 36 mesi di affinamento sui lieviti. Una bollicina elegante e strutturata.
Cin Cin!
La scelta pìù “sicura” è quella che vede protagonista un vino bianco. Per ottenere il massimo dal piatto, è necessario scegliere un vino con un'acidità adeguata, buona intensità e persistenza, una certa delicatezza e gradazione alcolica. Può andare bene anche dotato di perlage.
Quindi, se scegli una bollicina, ottimo il Franciacorta Satèn.
☛ Franciacorta Satèn Brut - Bersi Serlini
☛ Franciacorta Mon Satèn Brut Millesimato -Villa
Se scegli un vino bianco fermo, puoi prendere in considerazione anche la zona del Collio e dell'Alto Adige. Ma a noi piace sperimentare. Quindi andiamo ad analizzare nel dettaglio il piatto e cerchiamo un abbinamento meno scontato!
Per quanto sia preparato con materie prime povere, la Carbonara ha una forte personalità aromatica e gustativa.
Ragionando sulle caratteristiche di questo piatto l’uovo è uno dei protagonisti e porta con sé una notevole untuosità, quasi una scivolosità che ha bisogno di essere delicatamente asciugata da un timido tannino.
Tannicità lieve viene ritrovata sui rosati, ed ecco che cominciamo a costruire il nostro abbinamento perfetto. Guanciale, uovo e pecorino danno un risultato certo, la grassezza a cui si risponde in modo univoco con “bollicine”.
La grande tendenza dolce del piatto data dalla pasta stessa e dall’uovo necessita di una freschezza gustativa potente quindi via libera ad un vino con durezze bene accentuate.
Il Guanciale e l’immancabile grattugiata di pepe regalano al piatto grande aromaticità, ergo il nostro vino non può essere da meno. Il vino deve essere dotato di adeguata intensità aromatica: cerchiamo un calice che sprigioni generosi profumi.
Mettiamo insieme quindi il nostro puzzle enoico e …diamo il benvenuto ad uno spumante rosè metodo classico che sarà il compagno perfetto per la nostra amata Carbonara.
Qualche spunto? Ecco le nostre scelte!
Se ti piace spaziare, nel senso enografico del termine, ti consigliamo:
VINI D'ALSAZIA
☛ Cremant d’Alsace Rosè Brut - Cave de Beblenheim. Profumo molto intenso, con un perlage fine e retrogusto ammandorlato. Uno spumante rosè che sa differenziarsi.
VINI DELL'OLTREPÒ PAVESE
☛ Novè Spumante Metodo Classico Rosè Brut - La Costaiola. Spumante da Pinot Nero in purezza, con aromi di frutta rossa e profumi agrumati. Una bollicina fresca e brillante.VINI DEL MONTEPULCIANO
☛ La Hoz Rosè Metodo Classico Nature - Umani Ronchi. Da uve Montepulciano della zona del Conero. Affina 30 mesi sui lieviti e altri 6 in bottiglia dopo la sboccatura. Spumante equilibrato.FRANCIACORTA
☛ Franciacorta Rosé Rosa Rosæ Brut - Bersi Serlini. Champagne millésimé di eccezionale pregiatezza da uve Chardonnay e Pinot Noir. Vincitore di innumerevoli riconoscimenti. Da provare!☛ Franciacorta Rosè Biologico - Le Vedute. Da uve Pinot Nero coltivate in vigneti a regime biologico. Vendemmia manuale e 26 mesi di sosta sui lieviti per una bollicina color pesco veramente croccante.
☛ Franciacorta "Bokè" Rosè Brut - Villa. Delicato bouquet di profumi floreali e bollicine vellutate. 36 mesi di affinamento sui lieviti. Una bollicina elegante e strutturata.
TRENTO DOC
☛ Alperegis Rosè Extra Brut - Rotari. Cuvée creato con una selezione dei migliori Chardonnay e Pinot Nero della cantina. Viene sottoposto a spumantizzazione per 36 mesi. Bollicina eccellente.
☛ Perlé Rosé Metodo Classico - Ferrari. Vendemmia esclusivamente a mano. Segue i canoni del Metodo Classico, rifermentando in bottiglia per minimo 5 anni su lieviti. Perlage finissimo e persistente. Ottimo!
Cin Cin!
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