Filtri di ricerca
ORDINA
Hai visualizzato 24 di 3 prodotti
Picolit
Il Picolit è un vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli, conosciuto in tutto il mondo per la produzione di un delizioso passito. Le sue origini sono sconosciute, ma si sa che sia molto antico e famoso nella regione friulana, risalendo addirittura all'epoca romana. Sin dal XVII secolo, il Picolit è stato celebrato da numerosi personaggi storici, tra cui il famoso scrittore Carlo Goldoni, che lo descriveva come una "gemma preziosa". Fu il conte Fabio Asquini da Fagagna che, a partire dal 1762, organizzò un commercio redditizio di vino passito di Picolit in tutta Europa, proponendolo come alternativa al Tokaji ungherese.
Il successo del Picolit fu talmente grande che subito iniziarono le contraffazioni e nell’arco di un decennio il prezzo aumentò a tal punto che il vino arrivò a costare quasi 40 volte rispetto ad un qualsiasi vino in commercio. Tuttavia, il Picolit è scarsamente produttivo e fu proprio l’aumentare dei volumi di vino richiesti dal mercato che ne provocò la caduta, anche a causa della filossera, che colpì il Friuli nel 1888 e rischiò di farlo scomparire.Per queste ragioni la coltivazione di questo vitigno è diventata sempre più scarsa, scomparsa dal Veneto in cui si era diffusa, mentre rimane ancora radicata in Friuli nelle province di Udine e Gorizia. Il nome "Picolit" deriva quasi sicuramente dalle piccole dimensioni dell’acino e del grappolo e dalla scarsità di produzione, causate anche dal fenomeno dell’acinellatura o aborto floreale. Le rese sono quindi scarse e incostanti, nonostante il buon vigore del vitigno. Le rese limitatissime hanno però anche il vantaggio di produrre chicchi più dolci, con aromi intensi. Il Picolit viene spesso coltivato nei vigneti assieme al Verduzzo, al fine di ovviare, almeno in parte, al problema dell’acinellatura, incoraggiando l’impollinazione incrociata, ma questo comporta anche il rischio di mutazioni genetiche. Nel 2006 è stata istituita una DOCG ad esso dedicata, la Colli Orientali del Friuli Picolit DOCG, che si trova in Provincia di Udine, vicino al confine con la Slovenia, in un territorio particolarmente vocato alla coltivazione della vite, con colline e pianure dalle esposizioni ottimali.
Il successo del Picolit fu talmente grande che subito iniziarono le contraffazioni e nell’arco di un decennio il prezzo aumentò a tal punto che il vino arrivò a costare quasi 40 volte rispetto ad un qualsiasi vino in commercio. Tuttavia, il Picolit è scarsamente produttivo e fu proprio l’aumentare dei volumi di vino richiesti dal mercato che ne provocò la caduta, anche a causa della filossera, che colpì il Friuli nel 1888 e rischiò di farlo scomparire.Per queste ragioni la coltivazione di questo vitigno è diventata sempre più scarsa, scomparsa dal Veneto in cui si era diffusa, mentre rimane ancora radicata in Friuli nelle province di Udine e Gorizia. Il nome "Picolit" deriva quasi sicuramente dalle piccole dimensioni dell’acino e del grappolo e dalla scarsità di produzione, causate anche dal fenomeno dell’acinellatura o aborto floreale. Le rese sono quindi scarse e incostanti, nonostante il buon vigore del vitigno. Le rese limitatissime hanno però anche il vantaggio di produrre chicchi più dolci, con aromi intensi. Il Picolit viene spesso coltivato nei vigneti assieme al Verduzzo, al fine di ovviare, almeno in parte, al problema dell’acinellatura, incoraggiando l’impollinazione incrociata, ma questo comporta anche il rischio di mutazioni genetiche. Nel 2006 è stata istituita una DOCG ad esso dedicata, la Colli Orientali del Friuli Picolit DOCG, che si trova in Provincia di Udine, vicino al confine con la Slovenia, in un territorio particolarmente vocato alla coltivazione della vite, con colline e pianure dalle esposizioni ottimali.
Supporto Whatsapp
Pagamenti sicuri
PayPal | Carta di Credito
Bonifico Bancario | Contrassegno
Spedizioni Veloci e Sicure
Spedizione 24/48h in Italia
Spedizione gratuita da 120,00 euro
Imballo brevettato Nakpack®
Il tuo vino viaggia in massima sicurezza