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Canaiolo
Il Canaiolo è un vitigno a bacca nera utilizzato nella zona del Chianti.
Il nome del vitigno Canaiolo Nero sembra derivare dalla coincidenza del periodo dell'invaiatura con i "dies caniculares", ovvero i giorni più caldi dell'anno (24 luglio - 24 agosto).
Altre teorie suggeriscono che il nome possa essere legato al caratteristico sapore leggermente amarognolo dell'uva e del vino, che potrebbe ricordare la rosa canina.
Nel trattato agricolo di Pier de Crescenzi, risalente agli inizi del 1300, compare il riferimento al vitigno chiamato "Canajuola", che viene descritto come un'uvaggio "bellissimo e degno di conservazione".
Il Canaiolo Nero è diffuso principalmente in Toscana, ma si può trovare anche in altre regioni centrali dell'Italia, come il Lazio, l'Umbria, le Marche e la Liguria.
Questo vitigno è uno dei più antichi e caratteristici nella produzione del Chianti, ed è ancora oggi utilizzato come vitigno complementare nelle specifiche normative del Chianti Classico, del Nobile di Montepulciano, del Rosso di Montepulciano, del Carmignano, dei Colli dell'Etruria Centrale, del Montecarlo e di San Gimignano.
Spesso viene utilizzato in uvaggio con il sangiovese. Predilige terreni collinari con buona esposizione solare.
La vendemmia avviene solitamente a fine settembre o inizio ottobre.
Il vino prodotto dal Canaiolo si presenta con un colore rosso rubino intenso e riflessi granati. Il sapore è asciutto, caratterizzato da una buona acidità e un contenuto alcolico medio-basso.
Il bouquet è delicato e floreale, con note di frutta rossa e spezie. I tannini sono delicati e ben equilibrati.
Il nome del vitigno Canaiolo Nero sembra derivare dalla coincidenza del periodo dell'invaiatura con i "dies caniculares", ovvero i giorni più caldi dell'anno (24 luglio - 24 agosto).
Altre teorie suggeriscono che il nome possa essere legato al caratteristico sapore leggermente amarognolo dell'uva e del vino, che potrebbe ricordare la rosa canina.
Nel trattato agricolo di Pier de Crescenzi, risalente agli inizi del 1300, compare il riferimento al vitigno chiamato "Canajuola", che viene descritto come un'uvaggio "bellissimo e degno di conservazione".
Il Canaiolo Nero è diffuso principalmente in Toscana, ma si può trovare anche in altre regioni centrali dell'Italia, come il Lazio, l'Umbria, le Marche e la Liguria.
Questo vitigno è uno dei più antichi e caratteristici nella produzione del Chianti, ed è ancora oggi utilizzato come vitigno complementare nelle specifiche normative del Chianti Classico, del Nobile di Montepulciano, del Rosso di Montepulciano, del Carmignano, dei Colli dell'Etruria Centrale, del Montecarlo e di San Gimignano.
Spesso viene utilizzato in uvaggio con il sangiovese. Predilige terreni collinari con buona esposizione solare.
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Il vino prodotto dal Canaiolo si presenta con un colore rosso rubino intenso e riflessi granati. Il sapore è asciutto, caratterizzato da una buona acidità e un contenuto alcolico medio-basso.
Il bouquet è delicato e floreale, con note di frutta rossa e spezie. I tannini sono delicati e ben equilibrati.
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