Villa Franciacorta

Nel cuore della collina Madonna della Rosa si erge Villa Franciacorta, un antico borgo medievale la cui cantina del ‘500 rappresenta il fulcro di questo incantevole luogo. Custode di una tradizione millenaria, Villa Franciacorta è rinomata per i suoi vini rossi di storica fama, citati fin dal 1800 sulle pagine della Gazzetta di Bergamo da Gabriele Rosa, che affermava: "Buoni i vini della Franciacorta, ma i vini di Monticello migliori di tutti per bontà!"

La cantina originaria del ‘500 accoglie ancora oggi botti in rovere di slavonia, restaurate da un mastro bottaio, che conferiscono ai vini Villa Franciacorta un carattere unico. Nel corso degli anni, vennero poi introdotti piccoli carati e vasi vinari in cemento per un ulteriore passaggio di affinamento dei rinomati vini rossi. Negli anni '70, la cantina venne ampliata per accogliere le prime 4000 bottiglie di Franciacorta Villa del 1978. In queste affascinanti nicchie scavate a mano sotto la collina, i tesori della cantina sono gelosamente custoditi, testimonianza di un approccio pioneistico e sostenibile allo sviluppo.

La storia di Villa, antico borgo nel cuore della Franciacorta e primo nucleo abitativo di Monticelli Brusati, risale a tempi antichi. Ricerche storiche hanno portato alla luce tracce di famiglie nobili che popolavano questa terra sin dal XV secolo. Fossili di semi antichi e resti di tombe narrano della presenza di una viticoltura risalente addirittura all'epoca romana. Il nucleo abitativo, chiamato Ela, Villa nel dialetto locale dell'epoca, prende forma e si evolve nei secoli successivi. Nel 1850, compare nelle mappe napoleoniche, e l'antico borgo Villa si distingue fra i pochissimi nuclei abitativi presenti all'epoca.

Il destino di questa terra e di questo borgo, nota per la produzione di importanti vini rossi, cambia definitivamente quando Alessandro Bianchi, fondatore e patron della storica cantina, se ne innamora. Nel 1960, all'età di 26 anni, Alessandro Bianchi decide di investire nel borgo antico, nonostante i latifondisti vendessero la terra in quel periodo. Convinto delle potenzialità di Villa, Alessandro decide di riportare il borgo agli antichi splendori e di valorizzare le potenzialità dei terreni di proprietà. Con un approccio imprenditoriale e una sensibilità verso la Natura, Alessandro diventa custode di Villa e lavora per consegnare alle generazioni future un luogo incontaminato.

Sotto la guida di Alessandro Bianchi, Villa Franciacorta diventa un pioniere nella regione di Franciacorta. Grazie a validi consulenti, Alessandro fa realizzare uno studio geopedologico di ogni singola parcella catastale di proprietà, volto a garantire la qualità e la ricerca. Si parla di selezione dei terreni più vocati, di riduzione delle rese e di prove di cloni e portainnesti differenti, in base alle diverse tipologie di terreni. Nasce così l'idea della zonazione delle parcelle, utilizzando solo uve provenienti dai vigneti di proprietà e creando un parco vitato variegato e rispettoso delle caratteristiche specifiche di ogni suolo.

Nel 1974, Villa Franciacorta imbottiglia la sua prima bottiglia di vino, tra cui il Pinot di Franciacorta DOC, vino bianco, e il Franciacorta DOC, vino rosso. Questi vini ottengono un grande successo e l'anno successivo, Villa Franciacorta si aggiudica la prima Medaglia d'oro Douja d'Or per il rosso Franciacorta DOC ad Asti, patria della spumantistica.
Solo nel 1978, dopo un lungo periodo di studi, nasce il primo Franciacorta millesimato di casa Villa: Il Pinot di Franciacorta Methode Champenoise. Questo vino si rivela essere un vero capolavoro e riceve numerosi riconoscimenti nel corso degli anni.

La seconda generazione prende il testimone di Villa Franciacorta con Roberta Bianchi, che incarna l'anima del padre e porta avanti il suo grande sogno. Laureata in Scienze per l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, Roberta porta ricerca, innovazione e sostenibilità ambientale a essere le cifre distintive dell'azienda, conservando la tradizione e portando avanti l'eredità di Villa Franciacorta.