Dei Principi di Spadafora

Nell'ampia tenuta della Vinicola dei Principi di Spadafora, situata in Sicilia, si rispecchia l'importanza e il prestigio di una nobile famiglia che può vantare una storia che risale al lontano 1230. L'azienda, fondata da don Pietro dei Principi di Spadafora, erede di un'abilità agricola tramandata dallo zio Michele De Stefani, esperto allevatore e coltivatore di cavalli da corsa, ha subito molte vicissitudini nel corso degli anni, tra cui i danni causati dal terremoto del 1968. Tuttavia, don Pietro ha dimostrato grande impegno nella ricostruzione e nella riqualificazione dell'azienda, realizzando l'obiettivo di rivalutare i vigneti autoctoni e introdurre vigneti alloctoni per la produzione di vini di alta qualità.

L'attuale proprietario dell'azienda è Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, che opera insieme alla moglie Claudia e alla figlia Enrica. Nell'estate del 1988, Francesco decide di esplorare nuove frontiere, trasferendosi dalla tenuta di Mussomeli, dove la famiglia coltivava grano, a Virzì, per dedicarsi alla viticultura e alla trasformazione delle uve in vino. Fin da subito, Francesco si appassiona a questo nuovo progetto, immaginando cosa avrebbe soddisfatto suo padre e quale sarebbe stato il suo compito.

Dopo numerosi assaggi e prove, nel 1993, Francesco decide di vinificare esclusivamente le uve coltivate in quella terra, producendo così la sua prima bottiglia che chiama Don Pietro, in onore di suo padre. Questo vino rappresenta il suo mondo e la campagna in cui ha scelto di vivere. È convinto che suo padre sarebbe stato fiero di lui se fosse ancora qui.

Ma c'è anche la figlia di Francesco, che sin da piccola giocava tra i vigneti, e ora che è cresciuta e lavora accanto a lui condividendo la stessa passione, Francesco si sente realizzato. Virzì è un luogo unico, e insieme alla terra e alla natura, hanno deciso di portare queste esperienze in giro per il mondo.

L'Azienda Agricola Spadafora coltiva i propri vigneti in un'area agricola circostante la cantina, utilizzando esclusivamente le proprie uve, che vengono raccolte quando raggiungono la giusta maturazione per essere destinate alla produzione delle bottiglie. Questo è uno dei lavori più importanti e delicati che l'azienda svolge fin dalla sua prima vendemmia nel 1993. La coltivazione avviene seguendo il regime biologico, senza l'uso di prodotti chimici, e la vinificazione avviene senza l'aggiunta di solforosa. Vengono utilizzati soltanto lieviti prodotti dalle stesse uve per preservare tutte le caratteristiche del terreno e dell'uva che rendono unico il vino prodotto da Spadafora.

Durante la fermentazione dei vini, vengono preparati dei pied de cuve con le prime uve che arrivano in cantina. Questi pied de cuve sono poi utilizzati per avviare la fermentazione dei mosti successivi, permettendo di ottenere vini che non sono figli di fermentazioni con lieviti selezionati, ma che invece provengono dai lieviti prodotti con diverse uve del territorio.

Questa metodologia, senza l'aggiunta di solforosa, permette alle fermentazioni di svolgersi in modo spontaneo, esaltando gli aromi tipici dell'uva utilizzata. Questo approccio riflette l'importanza che l'azienda dà alla vendemmia e alla vinificazione come risultato di un anno di lavoro in vigna e alla cura che viene dedicata alle bottiglie per il piacere dei clienti. Le piante vengono trattate come bambini da accompagnare nella crescita e nello sviluppo, con diradamenti e potature mirate per consentire loro di crescere in modo sano.

L'impegno verso l'agricoltura biologica va oltre la mancanza di prodotti chimici utilizzati in vigna. L'azienda utilizza energie alternative, produce bottiglie con vetri più leggeri e impiega tappi biologici composti da un polimero ottenuto dalla canna da zucchero.

Infine, l'azienda ama conservare e affinare i propri vini in bottiglia, nonostante la velocità del mercato. Preferiscono infatti far uscire le bottiglie solo quando i vini sono pronti per esprimersi al massimo delle loro potenzialità.
Il lavoro svolto dall'Azienda Agricola Spadafora mira ad offrire prodotti che siano l'espressione del territorio, dei luoghi dove le uve nascono e crescono, e dove la vinificazione avviene in modo naturale, dando vita a vini unici.