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Il Pranzo di Pasqua: 6 regole da non dimenticare

04 Marzo 2019

Verdure primaverili, carne di agnello, uova, salame, formaggio e poi ancora cioccolata e l'immancabile colomba …
ci siamo allontanati tanto dagli ingredienti delle vostre tavole pasquali?
E quale vino va stappato?

Cari winelovers, vi diamo noi qualche consiglio per non sbagliare! Ecco 6 regole d'oro da ricordare a Pasqua
1. Innanzitutto ricorda: anche se il pranzo è composto da numerose portate non esagerare con le tipologie di vino. Stappa al massimo 4 vini diversi. Una bollicina per aperitivo e antipasto, un vino bianco leggero per il primo e un vino rosso per il secondo andranno benissimo. Per il dessert puoi prevedere un vino dolce.

2. Segui la stagionalità per i tuoi piatti: le erbette di campo, gli asparagi, i carciofi… i loro profumi sono intensi e allenano il tuo olfatto da winelover! Immagina un risotto con erbette di campo accompagnato ad un sauvignon altoatesino…che didattico!!

3. Punta sulla regionalità. A Pasqua è bello esaltare le proprie radici! Celebrate il Montepulciano se siete abruzzesi, il teroldego se siete in terra trentina, il valpolicella se siete veneti… non potrete sbagliare. Evitate di stappare bottiglie troppo datate perché la carne ovina è generalmente delicata e preferisce vini base semplici alle riserve.



4. Abbina, ma non essere fiscale: chi l'ha detto che la carne vada necessariamente servita col rosso o l'aperitivo con le bollicine? Un calice di Lugana come entrèe e un Bardolino chiaretto con le costolette d'agnello scottate alla griglia li avete mai provati? Assaggiate, sperimentate. In famiglia è concesso!

5. Mai dimenticare la bollicina! Non è mai veramente festa senza un vino spumante. Che il tappo salti all'aperitivo o al momento del dolce, la bollicina non può assolutamente mancare sulla tua tavola pasquale.

E dunque annotatevi un paio di consigli per fare breccia nel "palato" dei vostri ospiti:
Un Durello spumante extra dry è un ottimo aperitivo. Da provare in abbinamento con le classiche torte salate (come la torta ligure pasqualina!) e ottimo per accompagnare la frittura!
Volete una bollicina più sofisticata? Provate il durello metodo classico 60mesi di Gianni Tessari e capirete perché Slow wine ne sta parlando così bene.

6. E l'abbinamento con i dessert pasquali: occhio a non sbagliare! Con la classica colomba scegliete uno spumante dolce. In testa alla nostra top ten il fior d'arancio spumante dei Colli Euganei da servire ben fresco, un'estasi di profumi e fine perlage. Quando ci spostiamo sulla cioccolata invece le cose cambiano. La cioccolata fondente ama il passito da uve nere: un marzemino passito o un recioto della Valpolicella, praticamente un'esplosione di piacere in bocca.

Detto questo, Ricordatevi che c'è un importante ingrediente per la riuscita del pranzo di Pasqua: Circondarsi di buona compagnia! Pare esalti i piaceri della tavola…
Buona Pasqua Da Italian Wine Lovers
 

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